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La Nostra Fede

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1. LE SACRE SCRITTURE
Crediamo che la Bibbia è la Parola di Dio e che egli stesso ne è l'autore. Nel Vecchio e nel Nuovo Testamento Egli ci rivela la sua volontà. 1 Tessalonicesi 2:13; Salmo 119:105; Geremia 15:16. Esse sono ispirate direttamente da Dio, poiché lo Spirito Santo ha illuminato le menti degli scrittori. 2 Pietro 1:19-21; 2 Timoteo 3:15-17. Le Sacre Scritture ci informano sulle origini del mondo e della razza umana, sull'entrata del peccato e sul piano divino di redenzione. Solo tramite Gesù possiamo ottenere una vita felice ed eterna nella nuova terra. La Bibbia contiene dichiarazioni che ci rivelano avvenimenti passati, presenti e futuri. Le profezie già adempiute sono una prova della sua origine divina. Isaia 46:9,10. Ci rivela la conoscenza necessaria e la via per la salvezza della nostra anima. Le Sacre Scritture, come vera e completa rivelazione di Dio, sono l'unica regola infallibile per la nostra vita di fede.
2. DIO PADRE
Crediamo in un Dio eterno, onnipotente, onnipresente ed onnisciente. Egli è il Creatore, Governante e Sostenitore di tutto l'universo. Genesi 17:1; Salmo 90:1,2; 91:1,2; 139:1-12; Isaia 44:6; 45:5,6,18; 1 Timoteo 6:16. Crediamo che "Dio è Spirito" e un essere personale. Giovanni 4:24. Attraverso la creazione dell'uomo a "sua immagine" si rivelò come un Dio personale. Genesi 1:26,27; Daniele 7:9,10. Solo tramite la fede in Cristo possiamo giungere a Dio. Ebrei 11:6.
3. GESÙ CRISTO
Crediamo che Gesù Cristo è il Figlio di Dio. Egli è l'immagine espressa di suo Padre. Ebrei 1:1-3,8; Colossesi 1:15; 2:9; 1 Timoteo 3:16. (a) Crediamo che Gesù Cristo esisteva in cielo nella sua natura divina prima di venire nel mondo. Giovanni 1:1,2; Filippesi 2:5,6; Colossesi 2:9; Giovanni 1:14; Michea 5:2. (b) Nacque su questa terra dalla vergine Maria, "generato in lei dallo Spirito Santo". Matteo 1:18-23. (e) Per mezzo di Lui, Dio creò ogni cosa. Giovanni 1:1-3; Colossesi 1:16,17. "Come Essere personale, Dio si è rivelato nel suo Figliolo. Gesù, espressione della gloria del Padre, «l'impronta della sua persona» (Ebrei 1:3) rivestì sulla terra la natura umana" (7 tesori delle testimonianze, vol.3, pp.167,168). (d) Mediante la Sua incarnazione, crocifissione e risurrezione, Gesù ha manifestato se stesso quale Redentore. Egli è l'unico Mediatore tra Dio e l'umanità caduta. La Sua vita è un esempio singolare per gli uomini e specialmente per tutti i suoi seguaci. Atti 4:12; Filippesi 2:5-8; 1 Timoteo 2:5,6; Ebrei 2:17; 1 Pietro 2:21; Deuteronomio 18:15; Giovanni 18:37. (e) Oggi Egli è il nostro Sommo Sacerdote nel luogo santissimo del santuario celeste, e sta realizzando l'opera finale di espiazione. Ebrei 8:1,2; 7:24,25; 4:15,16; 9:24-26.
4. LO SPIRITO SANTO
Crediamo che lo Spirito Santo agisce dal principio ed è costantemente attivo nell'opera di redenzione. Genesi 1:2; Salmo 51:11; Isaia 63:10,11. Già dalle prime pagine della Bibbia rileviamo la sua azione nei cuori degli uomini. Genesi 6:3. Crediamo che lo Spirito Santo è il rappresentante di Cristo sulla terra. Egli convince di peccato e guida al pentimento e alla conversione; rinnova e trasforma l'essere umano. Inoltre, guida alla verità, conduce alla conoscenza della volontà di Dio, dà la forza per ubbidire e la vittoria sul peccato. Giovanni 3:5,6; 14:16,17; 16:13. Un'interpretazione delle verità bibliche, conforme alla volontà di Dio, è possibile solamente per mezzo dello Spirito Santo. Giovanni 14:26; Atti 1:8. "La natura dello Spirito Santo è un mistero" {Gli uomini che vinsero un impero, p. 33). Secondo il mandato di Gesù, il battesimo deve effettuarsi nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Matteo 28:18-20.
5. L'ORIGINE DELLA RAZZA UMANA
Crediamo che nel sesto giorno della creazione Dio creò l'uomo a sua immagine, perfetto e con la facoltà del libero arbitrio. Genesi 1:26-28 "La sua natura era secondo il volere di Dio. La sua mente poteva comprendere le realtà divine e il suo amore era puro; i suoi impulsi e le sue passioni erano sotto il controllo della ragione. Nella sua purezza era felice" {Conquistatori di pace, p. 25). "L'origine dell'uomo viene qui presentata in maniera così esplicita che non vi è nessuna possibilità di trarre conclusioni sbagliate. Dio ha creato l'uomo a sua immagine. In questa espressione non vi è nessun mistero, nessuna ambiguità, nessun elemento per supporre che l'uomo si sia evoluto attraverso un lento e graduale cambiamento delle forme più semplici della vita animale o vegetale. Tali insegnamenti falsano la grande opera del Creatore riducendola alle concezioni anguste e terrene dell'uomo" {Idem, p.24).
6. IL PIANO DI REDENZIONE
Crediamo che per la sua disubbidienza alla legge divina l'uomo ha introdotto il peccato nel mondo (Genesi 2:16,17; 3:6) e per esso la sua natura divenne malvagia. La conseguenza del peccato è la morte. Romani 5:12; 6:23; Salmo 14:3; Giobbe 14:4. "Dio è amore". Questo amore insondabile aveva provveduto un piano di salvezza per l'umanità perduta. Non esisteva altra possibilità se non quella che Gesù prendesse su di sé la colpa e il castigo del peccato. 1 Giovanni 4:16; Giovanni 3:16; Isaia 53:4-6; 1 Pietro 2:24. Solo tramite la morte vicaria di Gesù e la sua vita giusta, è possibile ottenere il perdono dei peccati e la giustificazione. Romani 4:25; 5:1; 3:24. Gesù Cristo è l'Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo, preordinato da Dio prima della fondazione del mondo. Giovanni 1:29; 1 Pietro 1:18-20. Mediante la fede in Gesù come Salvatore personale, rivelata nella fedele ubbidienza, il peccatore riceve la vita eterna. L'ubbidienza è il frutto genuino della salvezza. Romani8:l-4; Giovanni 14:15,21. Spinto dall'amore e pieno di gratitudine per l'incommensurabile dono di Dio, il credente, grazie al potere dello Spirito Santo, è ubbidiente a tutte le richieste divine. Efesini 2:8,9; Giovanni 15:10; 1 Giovanni 5:3.
7. LA LEGGE DI DIO
Crediamo che i dieci comandamenti siano perfetti e che siano una guida valida per la vita e la condotta di tutti gli uomini. Ecclesiaste 12:13; Matteo 5:17,18; Romani 3:28,31; 7:12; Apocalisse 12:17; 14:12. La Bibbia insegna che Dio stesso proclamò la sua legge sul Monte Sinai e la scrisse col proprio dito su due tavole di pietra. Esodo 31:18; 32:15,16; Deuteronomio 4:12,13. Quando riconosciamo e osserviamo i dieci comandamenti sacri e divini, dimostriamo di amare Dio Padre e suo Figlio. La legge di Dio è una rivelazione della sua volontà e del suo carattere, un'immagine della sua perfezione e un riflesso del vero carattere divino. La legge manifesta specialmente il principio dell'amore, della giustizia e dell'ordine divino. Romani 13:10; 1 Giovanni 5:3. Dato che è spirituale, essa può essere osservata solo mediante il potere di Dio e la fede in Gesù Cristo. Anche di fronte a prove e persecuzioni, la sola risposta deve essere: "Bisogna ubbidire a Dio anziché agli uomini Atti 5:29. I dieci comandamenti dati da Dio (Esodo 20:2-17) sono i seguenti: I. "Io sono l'Eterno, il tuo Dio, che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitù. Non avrai altri dèi davanti a me". "Non ti farai scultura alcuna né immagine alcuna delle cose che sono lassù nei cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non le servirai, perché io, l'Eterno, il tuo Dio, sono un Dio geloso che punisce l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, e uso benignità a migliaia, a quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti". IX. Non farai falsa testimonianza contro il tuo prossimo ". III. "Non userai il nome dell'Eterno, il tuo Dio, invano, perché l'Eterno non lascerà impunito chi usa il suo nome invano". IV. "Ricordati del giorno di sabato per santificarlo. Lavorerai sei giorni e in essi farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è sabato, sacro ali 'Eterno, il tuo Dio; non farai in esso alcun lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bestiame, né il forestiero che è dentro alle tue porte; poiché in sei giorni l'Eterno fece i cieli e la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, e il settimo giorno si riposò; perciò l'Eterno ha benedetto il giorno di sabato e l'ha santificato ". V. "Onorerai tuo padre e tua madre, affinché i tuoi giorni siano lunghi sulla terra che l'Eterno, il tuo Dio, ti dà ". VI. "Non ucciderai". VII. "Non commetterai adulterio ". Vili. "Non ruberai". X. "Non desidererai la casa del tuo prossimo; non desidererai la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna che sia del tuo prossimo ".
8. IL SABATO
Crediamo che il quarto comandamento sia immutabile, come tutti gli altri, e che sia valido per tutti gli esseri umani. Il sabato fu istituito da Dio dopo i sei giorni della creazione; Egli lo benedisse e santificò, distinguendolo mediante il suo riposo. Fu dato come memoriale della creazione e come giorno di riposo per l'uomo, pertanto, il sabato è chiamato anche giorno del Signore. Dio ci ordina di osservare questo giorno santo astenendoci dal lavoro, impiegando le ore sabbatiche nell'adorazione e nel servizio religioso. Il sabato è pure un simbolo di salvezza, un segno di santificazione, una testimonianza di ubbidienza e un'anticipazione di ciò che sarà la vita eterna nel regno di Dio. Il giorno di riposo divino è il segno speciale dei suoi figli ubbidienti nel tempo della fine. Genesi 2:1-3; Esodo 20:8-11; 31:15; Levitico 23:3; Marco 2:27,28; Luca 16:17. Al tramonto del venerdì (giorno di preparazione) ogni preparativo per il sabato deve terminare. Questo include la preparazione degli alimenti, la pulizia della casa, la preparazione degli abiti, l'igiene personale, in modo da poter entrare nel sabato in pace e serenità. Esodo 16:23. "C'è un ultimo dovere da assolvere nel giorno della preparazione. Quel giorno ogni divergenza tra i fratelli, nella famiglia e nella chiesa, dovrebbe essere appianata. Ogni amarezza, ira, malizia, dovrebbero essere eliminate dall'animo. Con spirito di umiltà «confessate i falli gli uni agli altri, e pregate gli uni per gli altri onde siate guariti» (Giacomo 5:16)" (I tesori delle Testimonianze, voi.3, p.13). In merito ai viaggi leggiamo: "Per raggiungere le chiese che hanno bisogno del nostro aiuto e recare loro il messaggio affidatoci da Dio, può capitare che sia necessario viaggiare di sabato; però nella misura del possibile dovremmo procurarci il biglietto e organizzare ogni cosa in precedenza. Nell'intraprendere un viaggio, facciamo quanto sta in noi per evitare di giungere a destinazione di sabato" {Idem, pp.15,16). In giorno di sabato, dobbiamo astenerci da viaggi temporali o commerciali e da conversazioni e attività ad essi collegati. I nostri discorsi devono essere di carattere spirituale, in lode a Dio e per l'edificazione dello spirito. Isaia 58:13,14. "Dio ha indicato che ci si occupi di malati e sofferenti; il lavoro richiesto per dargli benessere è un opera di misericordia e non una violazione del Sabato, ma ogni attività non necessaria deve essere evitata".- Patriarchi e Profeti p. 296. Edizione Inglese. Dobbiamo inoltre richiedere che i nostri figli siano esentati dal frequentare la scuola secolare in giorno di sabato. Secondo l'ordine della creazione, un giorno comincia e termina al tramonto del sole. Quindi, il settimo giorno comincia al tramonto di venerdì e termina al tramonto di sabato. Genesi 1:5; Levitico 23:32; Luca 4:31,40.
9. IL MATRIMONIO
Crediamo che Dio abbia istituito il matrimonio nel paradiso, che lo abbia benedetto e santificato. "Il matrimonio fu dunque istituito da Dio... Esso fu infatti uno dei primi doni di Dio all'umanità, l'istituzione che insieme al sabato, Adamo portò con sé al di là dell'Eden, dopo la caduta" {Patriarchi e profeti, p.32 edizione 1998). Il matrimonio fu stabilito per i seguenti motivi: (a) perché l'uomo e la donna si aiutassero e completassero reciprocamente nell'amore (Genesi 2:18); (b) per la continuazione della razza umana (Genesi 1:27,28). 1 Corinzi 7:1-9. L'unione matrimoniale è un patto tra un uomo e una donna che dev'essere basato sull'amore e la fedeltà per tutta la vita. Matteo 19:4; Malachia 2:14 u.p. Dio stabilì il matrimonio su principi di abnegazione, amore, stima, rispetto, disposizione al sacrificio e responsabilità. L'uomo fu creato per primo; egli è la guida naturale e il sostegno della famiglia. La moglie deve rispettare il ruolo del marito, ma l'uomo deve amare la sua sposa come Cristo amò la sua chiesa, per la quale diede la vita. Efesini 5:23,25. Il vero matrimonio è costituito dall'unione spirituale, mentale e fisica : armonia di fede, cuore e corpo. La donna e l'uomo formano una sola carne. Genesi 2:24; Matteo 19:5,6. Crediamo che i cristiani debbano attenersi al principio della temperanza, affinché le loro forze fisiche e morali non siano sacrificate sull'altare della passione e delle basse concupiscenze carnali. I consigli dati a riguardo nella Parola di Dio, indicano la via della purezza per rendere la nostra vita gradita al Signore. 1 Tessalonice-si 4:3-5. Crediamo che i membri di chiesa non debbano contrarre matrimonio con membri di altre denominazioni o con non credenti, dato che le Sacre Scritture definiscono tali unioni come peccato. Deuteronomio 7:3,4,6; 2 Corinzi 6:14,15. Crediamo che il divorzio non sia conforme alla volontà di Dio. Matteo 19:3-9, Marco 10:9-12; Romani 7:1-3; 1 Corinzi 7:10,11. "I giudei permettevano ad un uomo di mandar via la propria moglie per futili motivi consentendo alla donna di risposarsi. Questa usanza era causa di grandi miserie e di molti peccati. Nel sermone sul monte, Gesù dice chiaramente che il legame del matrimonio è indissolubile, eccezion fatta per il caso d'infedeltà di uno dei due coniugi al voto matrimoniale. Egli dice: «Chiunque manda via sua moglie, salvo che per motivo di fornicazione, la fa diventare adultera e chiunque sposa colei che è mandata via commette adulterio» (Matteo 5:32; 19:9)" (Un mondo migliore, p. 43). Inoltre, se i coniugi si separano o divorziano devono rimanere senza risposarsi, oppure riconciliarsi. 1 Corinzi 7:10,11,39. "Questo voto lega il destino di due persone con vincoli che solo la morte può infrangere" (7 tesori delle testimonianze, vol 11, p.388). Crediamo inoltre che il matrimonio debba essere contratto davanti alle autorità civili e alla chiesa. Tutti coloro che desiderano unirsi in matrimonio, dopo attenta considerazione e preghiera fervente, dovrebbero cercare il consiglio di genitori credenti e di guide spirituali.
10. L'ALTERAZIONE NELLA LEGGE DI DIO
Crediamo che la profezia di Daniele 7:25 - "... e penserà di cambiare i tempi e la legge..." - si sia adempiuta. Il secondo comandamento, che proibisce la venerazione e l'adorazione delle immagini, è stato soppresso. Il sabato del quarto comandamento è stato cambiato in seguito all'introduzione non autorizzata della domenica, primo giorno della settimana, divenuto giorno di riposo civile e religioso. Il decimo comandamento è stato diviso in due per ristabilirne il numero.
11. LA LEGGE CERIMONIALE DI MOSÈ
Crediamo che Dio, tramite Mosè, diede al popolo d'Israele diversi statuti riguardanti il sistema dei sacrifici e delle cerimonie nel servizio del tempio. Tali riti illustravano l'opera redentrice di Cristo ed erano ombra e simbolo delle cose avvenire. La validità della legge cerimoniale cessò quando Gesù sulla croce esclamò: "È compiuto". Ebrei 10:1; Colossesi 2:17. "Poco prima di morire sul Calvario Gesù esclamò: 'E compiuto, e il velo del tempio si squarciò da cima a fondo in due parti... La lacerazione del velo nel tempio dimostrava che i sacrifici e i riti giudaici non sarebbero più stati accettati. Il grande Sacrificio era stato offerto e accettato" (Early Writings, pp. 253 ,259,260). - I sabati ombra o cerimoniali Crediamo che i sabati cerimoniali, dei quali Paolo scrisse in Colossesi 2:16,17 e Galati 4:10, erano solo un'ombra del sacrificio di Cristo e della redenzione. Quindi, non devono essere confusi con il sabato settimanale dato all'uomo quale giorno di riposo. Esso è il giorno del Signore stabilito alla creazione. Genesi 2:1-3; Esodo 20:8-11; Levitico 23:3; Isaia 58:13; Marco 2:27,28. La legge cerimoniale include i seguenti sabati simbolici: La festa dei pani azzimi. La pasqua precedeva la festa dei pani azzimi. Il quindicesimo e il ventunesimo giorno del primo mese dell'anno giudaico, venivano celebrati come sabati, nei quali ci si asteneva da qualsiasi lavoro servile. Levitico 23:5-8. La pentecoste o festa delle settimane. Il cinquantesimo giorno, partendo dal sedicesimo giorno del primo mese, veniva celebrato come un sabato. Levitico 23:15,16,21; Esodo 34:22. 16 17 La festa delle trombe. Il primo giorno del settimo mese, il giorno del suono delle trombe, veniva dedicato alla preparazione del giorno dell'espiazione. Levitico 23:24,25. Il giorno dell'espiazione. Il decimo giorno del settimo mese, conosciuto come il giorno dell'espiazione, era considerato un sabato di grande sacralità. Esso era il punto culminante della serie dei sabati cerimoniali. Levitico 23:27,28,31,32. La festa delle capanne. Il quindicesimo e il ventiduesimo giorno del settimo mese venivano festeggiati allegramente come sabati della festa delle capanne. Levitico 23:34-36,39,40. Se con la sua morte Gesù avesse annullato il sabato settimanale e introdotto la domenica, dovrebbe trovarsi nella Bibbia un ordine esplicito. Né Gesù né gli apostoli hanno mai riferito di tale cambiamento. Piuttosto, i seguenti testi provano il contrario: Matteo 5:17,18; 24:20; Atti 13:13,14,42,44; 16:13; 17:2; 18:2-4,11.
12. LA CONDIZIONE DELL'UOMO
Crediamo che dopo la caduta nel peccato l'essere umano abbia perso la sua elevata posizione davanti a Dio. Da allora, tutta l'umanità si trova sotto il peccato, e ne subisce le conseguenze. L'uomo nasce debole e con la tendenza al male, ed è sottoposto al potere della morte. "Divenne allora così debole da non riuscire più ad opporsi al potere del male... Con l'apostasia, l'uomo si separò talmente da Dio che fra la terra e il cielo si era formato un abisso che non permetteva più alcun contatto" {La via migliore, pp. 15,18). "Quando l'uomo trasgredì la legge divina la sua natura divenne malvagia" {Il gran conflitto, p. 395, ed. 1996). "L'uomo era così condizionato dal peccato che con le proprie forze non sarebbe mai riuscito a ricostruire un rapporto di armonia con Dio, la cui essenza è integrità e bontà" {Patriarchi e profeti, pp. 47, 48 edizione 1998). Questa è la situazione disperata in cui si trova l'umanità. Romani 5.12; 3:10-12; 6:23; Salmo 51:5; Matteo 15:18-20; Galati 5:19-21; Romani 7:18-20.
13. L'OFFERTA DELLA GRAZIA DI DIO
Crediamo che Dio amò il mondo così tanto da mandare suo Figlio sulla terra per salvare l'umanità. Nonostante regnassero ovunque corruzione e ribellione, era già stato provvisto un piano per la redenzione dell'uomo. Efesini 1:4; 2:8; 1 Pietro 1:19,20. Gesù Cristo nacque come uomo e fu ubbidiente al Padre in ogni cosa. Grazie alla sua vita e alla sua morte, che ha sostituito la nostra, sono state gettate le fondamenta per la riconciliazione e la salvezza. Egli venne risuscitato per la nostra giustificazione ed ascese al cielo per riunire il peccatore pentito a Dio, e giustificarlo nel santuario celeste per mezzo della Sua giustizia e per il Suo sangue che ha versato. L'amore e la giustizia di Dio vengono così rivelati in quest'opera di salvezza. Il nostro peccato viene condannato in Cristo, e contemporaneamente ci viene indicata la via del perdono. Romani 3:24. "I doni e le benedizioni che Dio mette a nostra disposizione sono senza limiti. Lo stesso trono della grazia costituisce il più alto centro di attrazione. Difatti colui che lo occupa ci permette di chiamarlo Padre... Non appena un figlio di Dio si accosta al propiziatorio trova nel grande Avvocato il suo difensore. Al primo accenno di pentimento, alla prima richiesta di perdono, Cristo espone la sua difesa, presentando la supplica al Padre come se la cosa lo riguardasse direttamente. Mentre Cristo intercede in nostro favore, il Padre dischiude i tesori della sua grazia perché ce ne appropriamo e li comunichiamo agli altri" (I tesori delle testimonianze, vol. 3, pp. 17 , 18). Crediamo che per mezzo della grazia diveniamo figli di Dio. Essa opera per la nostra redenzione, rinascita e accettazione quali coeredi di Cristo. Tito 2:11; Giovanni 1:16; 1 Pietro 1:13. La grazia è un dono immeritato: Dio diede a morire suo Figlio al nostro posto. Per il suo sangue versato e la sua giustizia, il peccatore penitente può stare davanti a Dio. I Giovanni 1: 7.
14. CRISTO NOSTRA GIUSTIZIA
Crediamo che senza la giustizia di Cristo nessun essere mortale può sussistere dinanzi al Dio santo. Il profeta Isaia si esprime come segue: "Siamo tutti come una cosa impura, e tutte le nostre opere di giustizia sono come un abito sporco... " Isaia 64:6. Al fine di chiarire questo argomento importante per la nostra vita di fede, riportiamo di seguito alcune testimonianze: "Noi come esseri peccatori e corrotti non possiamo ubbidire completamente alla sacra legge di Dio, perché non essendo giusti non possiamo soddisfarne le condizioni. Ma Cristo, affrontando sulla terra senza peccare le prove e le tentazioni che noi dobbiamo sostenere, morendo per noi, offrendoci la sua giustizia e il perdono dei peccati, ci ha aperto una strada per liberarci dalla nostra situazione di miseria" (La via migliore, pp.57,58). "Cos 'è la giustificazione per fede? È l'opera di Dio, che consiste nel gettare nella polvere la gloria dell'uomo e nel compiere per lui quello che egli non può fare da sé. Quando gli uomini vedranno la propria nullità allora saranno preparati a essere rivestiti della giustizia di Cristo" (Cristo nostra giustizia, p.64 - Review and Herald, 16 settembre 1902). "... in tal modo ottengono il perdono dei peccati compiuti durante il tempo della misericordia di Dio. Inoltre, Gesù infonde negli uomini gli attributi di Dio; egli plasma il loro carattere a sua somiglianza e ne fa un capolavoro di forza e bellezza spirituali. In questa maniera la giustizia della legge si adempie in colui che crede in Cristo" (La speranza dell'uomo, p.587, ediz.1998). "Con la sua perfetta obbedienza ha dimostrato che chiunque può obbedire ai comandamenti divini. Quando ci sottomettiamo a Cristo il nostro cuore, la nostra volontà, il pensiero, tutto palpita all'unisono con lui; la sua vita diventa la nostra vita. Ecco che cosa significa rivestirsi della sua giustizia! E allora, esaminandoci, il Signore non vedrà l'intreccio di foglie di fico o l'informe nudità del peccato, bensì il suo stesso manto di giustizia che è perfetta obbedienza alla legge dell'Eterno" (Parole di vita, pp.216,217). "Ora dunque non vi è alcuna condanna per coloro che sono in Cristo Gesù, i quali non camminano secondo la carne ma secondo lo Spirito". "Chi è colui che li condannerà? Cristo è colui che è morto, e inoltre è anche risuscitato; egli è alla destra di Dio, ed anche intercede per noi" Romani 8:1,34; Geremia 33:15,16. "La giustizia per la quale siamo giustificati ci è imputata. La giustizia per la quale siamo santificati ci è impartita. La prima ci dà accesso al cielo; la seconda ci rende idonei per il cielo" (Cristo nostra giustizia, p.61 - Review and Herald, 4 giugno 1895).
15. IL PENTIMENTO
Crediamo che sotto l'influsso della Parola di Dio e l'opera dello Spirito Santo, l'uomo perviene al riconoscimento della sua condizione di essere perduto. Salmo 32:1-5; 51:3,4; Giovanni 16:7,8. "Il pentimento consiste nell'abbandono e nella deplorazione del peccato... Quando il peccatore si dimostra sensibile allo Spirito di Dio, la sua coscienza si risveglia ed egli avverte la profondità e la sacralità della legge con la quale Dio governa il cielo e la terra" (La via migliore, pp. 21, 22). "Occorre riconoscere la gravità del peccato per rinunciarvi, ed è necessario distaccarsene completamente se vogliamo davvero cambiare la nostra vita" (Idem, p.21). Vedere 2 Corinzi 7:10. Non possiamo pentirci senza lo Spirito Santo che risveglia la nostra coscienza, così come non possiamo ricevere il perdono dei nostri peccati senza Cristo.
16. LA CONFESSIONE DEI PECCATI
Crediamo che tutti coloro che confessano il loro peccato ricevono il perdono e la giustificazione, poiché Gesù offre il suo sangue per ogni anima che si pente. 1 Giovanni 1:9; 2:1. "Chi copre le sue trasgressioni non prospererà, ma chi le confessa e le abbandona otterrà misericordia" Proverbi 28:13. "Il Signore non ci chiede di fare cose che richiedono gravosi impegni e immani fatiche per ottenere il perdono dei nostri peccati. Non dobbiamo fare lunghi e stressanti pellegrinaggi né penose penitenze per raccomandare le nostre anime al Signore del cielo o per espiare le nostre colpe, perché basta soltanto confessare e abbandonare i nostri peccati per ottenere la sua misericordia... La confessione non può essere generica; deve avere un carattere di specificità e di identificazione del peccato. Ci possono essere dei peccati che vanno presentati e confessati a Dio soltanto; altri, invece, a quelle persone che li hanno subiti da parte nostra con sofferenza. Ci sono poi quelle trasgressioni di carattere pubblico che devono essere confessate pubblicamente. Ogni tipo di confessione comunque deve essere precisa e ben definita, comprendente la dichiarazione del peccato specifico di cui ci siamo resi colpevoli" (Alla ricerca della pace interiore, pp.28, 29).
17. LA RINASCITA
Crediamo che quando una persona dona la sua vita a Gesù Cristo e lo accetta come suo Salvatore personale farà l'esperienza della rinascita. Giovanni 1:12,13. "Quando lo Spirito di Dio prende possesso di un cuore, trasforma la vita. Non ci si sofferma sui pensieri peccaminosi e si evitano le cattive azioni; l'amore, l'umiltà e la pace sostituiscono la collera, l'invidia e la discordia. La gioia scaccia la tristezza e il volto si illumina di una luce divina... La benedizione si ottiene quando l'anima si consacra a Dio con fede. Allora una potenza invisibile a occhio umano crea un nuovo essere all'immagine di Dio" (La speranza dell'uomo, p.118, ediz. 1998). "Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, tutte le cose sono diventate nuove " 2 Corinzi 5:17. "... ben chiaro deve apparire il contrasto tra quello che eravamo e quello che siamo... In colui che è stato rinnovato dalla grazia divina, l'amore è il movente di ogni azione" (Alla ricerca della pace interiore, pp.42, 44). "Nella nuova nascita, l'uomo si ritrova in armonia con Dio e con la sua legge. Quando questo cambiamento si verifica nella vita del peccatore, passa dalla morte alla vita, dal peccato alla santificazione, dalla trasgressione e dalla ribellione all'ubbidienza e alla fede. La vecchia vita di separazione da Dio è finita e ne inizia una nuova caratterizzata dalla riconciliazione, dalla fede e dall'amore" (77 gran conflitto, p. 366, ediz. 1996). "La rigenerazione è l'unica via per entrare nella città di Dio" (I tesori delle testimonianze, vol.3, p.186). Giovanni 3:3-8; 1:12,13; 1 Pietro 1:23; Giacomo 1:18; 2 Pietro 1:3,4.
18. IL BATTESIMO BIBLICO
Crediamo che il battesimo sia un patto di buona coscienza con Dio. Il mandato di Gesù alla sua chiesa è il seguente: "... andate dunque, e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo... " Matteo 28:18-20. Cristo ha istituito il battesimo come segno d'entrata nel suo regno spirituale. Questo rito simboleggia la sepoltura e la risurrezione di Gesù, così come la sepoltura dell'uomo vecchio e la risurrezione a nuova vita in Cristo. Atti 2:37,38; 8:36-39; Romani 6:2-5; Colos-sesi 2:12. Il battesimo, che viene effettuato per immersione in acqua, è la confessione pubblica, la quale indica che il credente sta seguendo Gesù. Una completa istruzione biblica e un esame preliminare precedono il battesimo di fede. Per questo motivo, il battesimo dei bambini può essere considerato unicamente come un'istituzione umana, poiché privo di fondamento biblico. Le persone che non sono in grado di distinguere tra il bene e il male, non possono essere battezzate. Prima dell'accettazione tramite battesimo o per voto, l'anima deve aver lasciato la chiesa o la denominazione alla quale apparteneva. Il battesimo viene ripetuto solo se la prima volta non è avvenuto in armonia alla regola biblica o se la persona si trovava in uno stato di ignoranza. Atti 19:2-6.
19. LA CHIESA DI DIO
Crediamo che il capo della chiesa è Cristo. La chiesa è il corpo dei credenti che ha accettato Cristo come Salvatore e Signore e vi ve secondo la sua dottrina e i suoi comandamenti. Efesini 5:23; 4:15; Colossesi 1:18 I membri di chiesa vengono preparati per l'eternità tramite l'insegnamento comune, l'esperienza, i consigli e gli ammonimenti dati nella scuola di Cristo. 1 Timoteo 3:15. La Sacra Bibbia è la norma inalterabile per la vita e la condotta della chiesa. Essa contiene il grande statuto divino di giustizia e amore, i dieci comandamenti che furono dimostrati praticamente nella vita di Gesù. In ogni età la legge di Dio ha reso possibile la distinzione tra la chiesa del rimanente e l'apostasia. Apocalisse 12:17; 14:12. "La chiesa deve operare in favore della salvezza dell'uomo. Essa è stata organizzata per servire; la sua missione consiste nel portare il Vangelo al mondo" (Gli uomini che vinsero un impero, p.7). Nella sua preghiera sacerdotale Gesù pregò per l'unità dei suoi seguaci affinché potessero essere una luce nel mondo. Giovanni 17:21; Efesini 4:16. Crediamo che per amore verso Dio e il suo popolo, tutti i membri di chiesa osserveranno l'ordine da quest'ultima stabilito. Ebrei 13:7,17; 1 Tessalonicesi 5:12,13. (Nota: in relazione all'ordine e all'organizzazione della chiesa, vedere il Manuale di chiesa).
20. LA LAVANDA DEI PIEDI
Crediamo che la lavanda dei piedi debba precedere la cena del Signore. Essa prepara il cuore del credente ad un servizio reciproco nell'umiltà e nell'amore, per giungere ad una stretta comunione. Giovanni 13:1-17. "Queste parole non si riferiscono soltanto alla purificazione esteriore compiuta da Gesù, ma riguardano anche una purificazione più profonda... Quando Gesù si mise un asciugamano intorno ai fianchi per lavare la polvere dei loro piedi, in realtà desiderava eliminare dai loro cuori ogni sentimento di divisione, gelosia e orgoglio. Tutto ciò era molto più importante di una semplice pulizia dei piedi impolverati. Con quello spirito, nessuno di loro era pronto per essere unito a Gesù. Senza una maggiore umiltà e un maggiore amore non potevano partecipare né alla cena pasquale né al rito di commemorazione che Gesù avrebbe stabilito" (La speranza dell'uomo, pp.496,497, ediz.1998).
21. LA CENA DEL SIGNORE
Crediamo che la cena del Signore sia la commemorazione della sofferenza e della morte di Gesù. Il pane e il vino non fermentato sono rispettivamente simboli del corpo e del suo sangue versato. Matteo 26:26-28; 1 Corinzi 10:16,17; 11:23-26. "Mentre mangiava la Pasqua insieme ai suoi discepoli, Gesù stabilì al suo posto quel servizio che doveva ricordare il suo grande sacrificio... Vi sono anche i pani senza lievito che si usavano nel periodo della Pasqua, e il vino non fermentato. Gesù si serve di quei simboli per rappresentare il suo sacrificio. Nulla di corrotto dalla fermentazione, che è simbolo del peccato e della morte, avrebbe potuto rappresentare Gesù, 'l'Agnello senza difetto né macchia 1 Pietro 1:19" (Idem, p.502). Il perdono del peccato non avviene partecipando alla cena del Signore. Essendo una commemorazione della sofferenza e della morte di Gesù, essa serve a fortificare la chiesa. La preparazione include l'esame di coscienza, il riconoscimento, la confessione degli errore e un sincero pentimento per il peccato. "La cerimonia del battesimo e quella della santa cena sono due colonne monumentali: una all'esterno e una all'interno della chiesa. Su questi due riti Cristo ha scolpito il nome del vero Dio" (/ tesori delle testimonianze, vol.2, p.256). Alla cena del Signore può partecipare solo chi ha fatto il patto con Dio tramite il battesimo ed è membro di chiesa. "Quindi l'Eterno disse a Mosè e ad Aronne: 'Questa è la prescrizione della Pasqua: nessuno straniero ne mangerà" Esodo 12:43.
22. LO SPIRITO DI PROFEZIA
Crediamo che nell'Antico e nel Nuovo Testamento Cristo parlò alla sua chiesa per mezzo dei profeti. 2 Cronache 20:20; 2 Pietro 1:19-21; Ebrei 1:1-3. L'insegnamento impartito tramite il dono di profezia ha origine nel cielo, ed è la voce di Dio rivolta al suo popolo. Il Signore ha dato questo dono alla sua chiesa, per essere osservato e seguito, e perviene a noi sotto la guida dello Spirito Santo. Secondo Apocalisse 12:17 e 19:10, il Signore ha promesso il dono di profezia all'ultima chiesa che osserva i suoi comandamenti. In adempimento a questa profezia il Signore ha suscitato il dono di profezia in seno al suo popolo. Dal 1844 Dio si è servito di Ellen G. White quale messaggera per manifestare la sua volontà alla chiesa e al mondo che perisce. Per la sua opera verbale e scritta, numerose persone hanno trovato la via della pace con Dio. Tutte le caratteristiche che identificano un profeta chiamato dal Signore (fedeltà alla Parola di Dio, fede in Gesù quale Salvatore, accettazione dei dieci comandamenti e il frutto dello Spirito Santo), li ritroviamo nella vita e nelle opere di questa messaggera di Dio. La sua posizione in relazione alla Bibbia è espressa nelle seguenti parole: "Nella sua Parola, Dio ha comunicato agli uomini la conoscenza necessaria alla salvezza. Le Sacre Scritture devono essere accettate come rivelazione autorevole e infallibile della sua volontà. Esse rappresentano il modello del carattere, rivelano la dottrina e sono il banco di prova dell'esperienza. 'Ogni Scrittura è ispirata da Dio è utile ad insegnare, a riprendere, a correggere, ad educare alla giustizia, affinché l'uomo di Dio sia compiuto, appieno fornito per ogni opera buona 2 Timoteo 3:16,17" (7/ gran conflitto, p.16, ediz.1996). Nella chiesa di Dio vi furono periodi in cui non solo uomini ma anche donne fedeli furono chiamate a trasmettere al suo popolo messaggi e ammonimenti importanti per la vita e la salvezza. Per esempio: Miriam (Esodo 15:20), Deborah (Giudici 4:4), Hulda (2 Re 22:14-16), Anna (Luca 2:36), e le figlie di Filippo (Atti 21:9). Pertanto, la vera chiesa apprezzerà altamente questo dono, lo riceverà con gratitudine e seguirà gli insegnamenti che il Signore ha dato. Quando una chiesa non apprezza e non stima questo dono, disprezza il cammino per il quale Dio desidera condurla con sicurezza e benedizione. Proverbi 29:18; 2 Cronache 20:20.
23. LA RIFORMA SANITARIA
Salute e Alimentazione Crediamo che Dio creò l'uomo perfetto. Corpo, anima e spirito appartengono al Signore ed è sua volontà che le sue creature godano di buona salute spirituale, mentale e fisica. Pertanto, è nostro dovere osservare i principi divini della salute, non solo per il nostro benessere, ma anche per servire meglio l'umanità. Luca 9:2; 1 Tessalonicesi 5:23,24. "La riforma sanitaria è uno dei rami della grande opera che deve preparare un popolo per la venuta del Signore. Essa è strettamente unita al triplice messaggio angelico come la mano lo è al corpo" (Counsels on Health, pp.20,21). Quando il Creatore nel Paradiso prescrisse l'alimentazione dell'uomo, indicò quale fosse la base migliore per il suo nutrimento: i frutti delle piante. Cereali, frutta e noci costituivano la dieta scelta dal nostro Creatore. Genesi 1:29. In seguito vennero aggiunte le verdure. Genesi 3:18. Pertanto, ci asteniamo da qualsiasi tipo di carne (volatili, pesci o altro). Inoltre, evitiamo il consumo di bevande alcoliche e contenenti caffeina (bevande a base di cola), spezie forti, formaggi piccanti, caffè, the nero, tabacco e tutti i tipi di stupefacenti. Sconsigliamo la combinazione di latte e zucchero. 1 Corinzi 6:19,20. Quali credenti avventisti, attraverso le testimonianze dello Spirito di profezia abbiamo pure ricevuto molta luce in relazione al mantenimento della nostra salute. In primo luogo dobbiamo conservare il nostro corpo in buona salute consumando quei prodotti sani che furono dati alla prima coppia, e usando rimedi naturali. In ogni caso, se per cause esterne, influenze dannose, precedenti abitudini malsane, stress, o altri fattori della vita moderna, ci ammaliamo e necessitiamo dell'aiuto medico, dovremmo, nei limiti del possibile, consultare un medico credente. Specialmente in simili situazioni possiamo confidare nella promessa che il Signore Dio è il nostro medico e può realmente aiutarci e guarirci. I medicinali dovrebbero essere usati solo quando assolutamente necessari e con cautela. Esodo 15:26. "L'aria pura, la luce del sole, la sobrietà, il riposo, il moto, una dieta appropriata, l'uso dell'acqua, la fede nella potenza divina, queste sono le vere medicine. Tutti dovrebbero conoscere le proprietà dei rimedi naturali e come applicarli" (Sulle orme del gran Medico, p .47). Abbigliamento Quali credenti avventisti, siamo anche riformatori nell'abbigliamento. Non dovremmo indossare abiti e calzature stravaganti e nocive alla salute, né dovremmo adottare gli eccessi della moda che violano le norme della modestia e contribuiscono direttamente alla diffusione di condizioni immorali. "Similmente, le donne si vestano in modo decoroso, con verecondia e modestia e non di trecce o d'oro o di perle o di abiti costosi, ma di buone opere, come conviene a donne che fanno professione di pietà". 1 Timoteo 2:9,10; 1 Pietro 3:3-5; Isaia 3:16- 24. Gli ornamenti esteriori attirano gli sguardi su coloro che li usano e non contribuiscono ad onorare il Signore. In merito ai capelli, la Bibbia dice quanto segue: "La natura stessa non vi insegna che è un disonore per l'uomo portare la chioma? Se invece la donna porta la chioma, ciò è per lei un onore, poiché la chioma le è stata data per copertura " . 1 Corinzi 11:14,15. Quando l'amore di Gesù dimora nel cuore, ogni credente sarà un esempio in queste cose.
24. LE AUTORITA'
Crediamo che le autorità siano state ordinate da Dio, e che, come suoi ministri, abbiano il dovere di punire il male e favorire il bene. Romani 13:3,4. Pertanto, ci sentiamo obbligati ad adempiere i nostri doveri nei loro confronti, fintanto che non veniamo costretti a trasgredire i comandamenti di Dio. Atti 4:19; 5:29. Gesù disse: "Date a Cesare quel che è di Cesare" Matteo 22:21. Per questo paghiamo le nostre imposte. Crediamo, inoltre, che sia necessario pregare per le autorità, affinché prevalgano la pace e l'ordine tra gli uomini, perché ognuno possa vivere la sua fede e perché la proclamazione del Vangelo di Cristo non venga ostacolata. 1 Timoteo 2:1,2. In armonia con il sesto comandamento, "non uccidere" (Esodo 20:13), e con gli insegnamenti di Gesù, non possiamo, quali suoi seguaci, partecipare alla politica, a rivolte, a spargimento di sangue o guerre.
25. IL GIURAMENTO
Secondo la Parola di Dio crediamo che il giuramento falso o non necessario è in abominio a Dio. Matteo 5:34-37; Giacomo 5:12. Generalmente il linguaggio del vero credente è "si, si; no, no ". Tuttavia, secondo il Vangelo, il giuramento necessario, vale a dire, chiamare a testimone Dio che le cose dette corrispondono a verità, è sanzionato dal Signore stesso. Romani 1:9; Deuteronomio 6:13; La vita migliore, pp. 66,67.
26. IL SANTUARIO
Crediamo che il punto centrale del servizio divino nell'Antico Testamento era il santuario, prima in forma di tenda trasportabile e più tardi costruito come tempio. Il santuario terreno era costituito dal cortile, il luogo santo e quello santissimo. I sacrifici venivano offerti nel cortile. Ebrei 9:1-7. Mediante il sangue dei sacrifici, il peccato veniva trasferito nel santuario, il quale, pertanto, veniva contaminato. I sacrifìci offerti a causa del peccato, simboleggiavano Gesù, "l'Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo" Giovanni 1:29. I sacerdoti erano prescelti quali mediatori tra Dio e l'uomo. Una volta all'anno, nel gran giorno dell'espiazione, il santuario veniva purificato. Il sommo sacerdote entrava nel luogo santissimo e spruzzava il sangue dell'offerta per il peccato davanti e sopra l'arca del patto. In tal modo venivano soddisfatte le esigenze della legge. Romani 6:23. Quindi, come mediatore, il sommo sacerdote prendeva su di sé i peccati e li portava fuori dal santuario. Successivamente venivano trasferiti su un capro vivo, il quale, a sua volta, veniva portato nel deserto. Mediante questo cerimoniale il popolo si riconciliava con Dio ed il santuario veniva purificato. Levitico 16:15,16,20-22. Questo santuario terreno ha il suo modello originale in cielo, dove Gesù attualmente ministra come Sommo Sacerdote. Unicamente attraverso il suo servizio di mediazione, il credente può ottenere il perdono, la giustificazione e la santificazione. 1 Timoteo 2:5,6; Ebrei 8:1-5; 9:11,12,15; Apocalisse 11:19. "Il santuario celeste è il centro dell'opera del Cristo in favore degli uomini. Esso riguarda ogni uomo sulla terra; ci presenta il piano della redenzione, ci conduce alla fine dei tempi e ci rivela il trionfante epilogo del conflitto fra la giustizia e il peccato... L'intercessione del Cristo in favore dell'uomo nel santuario celeste è indispensabile per il piano di salvezza, come lo è stata la sua morte sulla croce. Dopo la risurrezione, Gesù andò a completare in cielo l'opera iniziata sulla croce. Noi, per fede, dobbiamo penetrare al di là del velo «dove Gesù è entrato per noi qual precursore» Ebrei 6:20" (Il gran conflitto, p.382, ediz. 1996).
27. I 2300 GIORNI
Crediamo che le 2300 sere e mattine riportate in Daniele 8:14 rappresentino un periodo di tempo definito, che va fino al tempo della fine. Stando al principio di un giorno per un anno - nel linguaggio profetico un giorno corrisponde a un anno (Numeri 14:34; Ezechiele 4:6) - i 2300 giorni sono in realtà anni. Secondo Daniele 9:24-27 questo periodo ebbe inizio col terzo decreto per la ricostruzione di Gerusalemme, emanato dal re Artaserse nel 457 a.C. Questa è la più lunga catena profetica contenuta nella Bibbia dalla quale furono tolte 70 settimane (corrispondenti a 490 anni), tempo stabilito per il popolo ebreo e conclusosi nel 34 d.C. I restanti 1810 anni ci portano al 1844, "il tempo della fine". Daniele 8:17. In questo anno Gesù concluse il suo servizio nel luogo santo e iniziò l'opera come Sommo Sacerdote nel luogo santissimo. "Come nel servizio simbolico alla fine dell'anno c'era un'opera di espiazione, così prima che l'opera del Cristo per la redenzione degli uomini sia completata, deve esserci un'opera di espiazione, per la rimozione dei peccati dal santuario. Quest'opera è iniziata alla fine dei 2300 giorni. Allora, come era stato detto dal profeta Daniele, il nostro Sommo Sacerdote è entrato nel luogo santissimo per compiere la parte finale della sua grande opera: la purificazione del santuario... Accompagnato dagli angeli il nostro Sommo Sacerdote entra nel luogo santissimo per presentarsi a Dio e iniziare l'ultimo atto del suo ministero in favore dell'uomo: la fase istruttoria del giudizio e il compimento dell'espiazione per tutti coloro che ne sono reputati degni. Nel servizio cerimoniale del santuario terrestre, solo coloro che si erano pentiti e i cui peccati era stati trasferiti nel santuario mediante il sangue della vittima, beneficiavano dei riti del giorno dell'espiazione. Allo stesso modo, nel giorno finale dell'espiazione e del giudizio investigativo, i casi esaminati riguarderanno solo i figli di Dio" (Il gran conflitto, pp.330,375, ediz. 1996). Come simboleggiato dal servizio svolto nel santuario terreno, Gesù iniziò l'opera finale nel luogo santissimo del santuario celeste. Nello stesso periodo si svolge il giudizio investigativo. Daniele 7:9,10,13. Viene così deciso quali dei defunti che riposano nel sepolcro siano degni di partecipare alla risurrezione per la vita e chi fra i vivi è degno di essere trasformato per entrare nella gloria eterna. La conclusione di questo servizio espiatorio segna anche la fine del tempo di grazia.
28. LA PREDICAZIONE DEL VANGELO
Crediamo nel grande mandato missionario di Gesù: "Poi Gesù si avvicinò e parlò loro dicendo: «Ogni potestà mi è stata data in cielo e sulla terra. Andate dunque, e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro di osservare tutte le cose che io vi ho comandate. Or ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell 'età presente. Amen »" (Matteo 28:18-20). Consideriamo un privilegio e un dovere cooperare alla propagazione verbale e scritta del Vangelo in tutto il mondo. Matteo 11:29,30; 24:14; Marco 16:15,16; Atti 1:8; Apocalisse 14:6- 12.
29. I MEZZI PER PROCLAMARE IL VANGELO
Crediamo che Dio è il proprietario della terra. "All'Eterno appartiene la terra e tutto ciò che è in essa, il mondo e i suoi abitanti" Salmo 24:1. Egli ci ha costituiti come suoi amministratori. Ogni credente ha il privilegio e il dovere di restituire la decima di tutti i suoi beni e delle sue entrate, con le quali Dio lo ha benedetto. La decima serve per il sostenimento dei messaggeri che sono al servizio dell'opera di Dio e che predicano il Vangelo. Dato che la decima appartiene a Dio, trattenerla viene considerato dal Signore un furto. Genesi 28:22; Nehemia 13:10-12; Malachia 3:6-12; Matteo 23:23; Ebrei 7:4-9; 1 Corinzi 9:13,14. "Il piano divino basato sulla decima è straordinario per la sua semplicità ed equità. Tutti lo possono attuare con fede e con coraggio perché è stato concepito da Dio. Essendo semplice, e di estrema utilità, non richiede affatto vaste conoscenze per comprenderlo e realizzarlo. Tutti possono facilmente contribuire al successo dello straordinario piano della salvezza. Ogni uomo, donna o giovane può diventare amministratore del Signore ed essere un agente per sopperire alle richieste fatte alla tesoreria" (Obreros Evangélicos, p.235; vedere anche I tesori delle testimonianze, vol.1, p.253). "Oltre alla decima, il Signore chiede le primizie di ogni nostra rendita" (7 tesori delle testimonianze, vol.3, p.21). Altre offerte, come quelle missionarie, di ringraziamento, della scuola sabbatica, per propositi speciali, per i poveri, servono alla proclamazione e al sostegno dell'opera evangelica. Con queste offerte esprimiamo il nostro profondo ringraziamento per le benedizioni e il favore di Dio. La fedeltà e la precisione nella restituzione della decima e delle offerte, ci dà la possibilità di crescere nell'amore, ci aiuta a vincere l'egoismo e l'avarizia e ci permetterà di ricevere la benedizione celeste. 2 Corinzi 9:6,7; Atti 20:35.
30. IL TRIPLICE MESSAGGIO ANGELICO
Crediamo che i messaggi di Apocalisse 14:6-12 siano validi per il tempo della fine. Il triplice messaggio angelico nel suo complesso costituisce l'ultimo avvertimento di salvezza ad un mondo che perisce, e dev'essere proclamato a tutte le nazioni, tribù e popoli. Il messaggio del primo angelo indica il Vangelo eterno e annuncia che l'ora del giudizio è giunta. Esorta tutte le persone a temere il Dio Creatore, a dargli l'onore e l'adorazione. Apocalisse 14:6,7. Il messaggio del secondo angelo annuncia la caduta di Babilonia. Nel corso dei secoli, si svilupparono sistemi religiosi falsi e contrari alla Scrittura, che condussero ad una grande confusione (Babilonia). Questo si verificò particolarmente nella metà del XIX secolo, quando le chiese rigettarono il messaggio biblico del prossimo ritorno di Gesù. Il messaggio del terzo angelo indica i risultati dell'accettazione dei falsi sistemi religiosi. Esso contiene la più terribile minaccia che Dio abbia mai diretto all'umanità. Secondo Apocalisse 14:9-12, il marchio (domenica) si trova in opposizione al quarto comandamento (sabato) della Bibbia. Esodo 20:8-11. L'attenzione degli uomini è diretta alla legge di Dio, specialmente al comandamento del sabato (il suggello di Dio). Lo scopo di quest'ultimo messaggio di grazia è quello di segnalare all'umanità la validità di tutti e dieci i comandamenti di Dio, e di preparare un popolo per la seconda venuta di Gesù Cristo. Esso segnala inoltre che l'ora del giudizio è cominciata, e solo tramite Cristo è possibile ottenere la liberazione dalla colpa del peccato. Questi tre messaggi, simboleggiati dai tre angeli, provocano una riforma che induce al pentimento e alla conversione. Le caratteristiche sono inequivocabili: "Qui è la costanza dei santi; qui sono coloro che osservano i comandamenti di Dio e la fede di Gesù " Apocalisse 14:12. Tutti coloro che disprezzano l'appello della grazia soffriranno i castighi divini annunciati, che saranno versati nelle ultime sette piaghe. Apocalisse 16. La proclamazione del triplice messaggio angelico è iniziato con la nascita del movimento avventista e si concluderà con il forte grido del terzo angelo.
31. IL FORTE GRIDO E L'ANGELO DI APOC. 18
Crediamo che il forte grido del terzo angelo iniziò nel 1888, durante il congresso di Minneapolis, con il messaggio di "Cristo nostra giustizia". Questo fu l'inizio della "luce" dell'angelo di Apocalisse 18:1-4. "Il tempo di prova sta proprio dinanzi a noi, poiché il forte grido del terzo angelo è già cominciato nella rivelazione della giustizia di Cristo, il Redentore che perdona i peccati. Questo è l'inizio della luce dell'angelo la cui gloria riempirà tutta la terra" (Review and Herald, 22 Novembre 1892) - Selected Messages, vol.l, p.363. "Cristo nostra giustizia " "è il messaggio che Dio ordinò di dare al mondo. È il messaggio del terzo angelo, che deve essere proclamato ad alta voce ed accompagnato dall'abbondante effusione del suo Spirito" (Testimonies to Ministers and Gonspel Workers, p.92). Mentre la proclamazione del terzo messaggio angelico cresce fino a convertirsi in un forte grido, un altro angelo giunge per unirsi a quest'opera. "L'altro angelo che partecipa alla proclamazione del terzo messaggio illuminerà tutta la terra con la sua gloria. Si tratta di un'opera di portata mondiale e di straordinaria potenza... L'opera sarà simile a quella del giorno della Pentecoste. Agli inizi della proclamazione del Vangelo, scese la pioggia della prima stagione e l'effusione dello Spirito Santo fece germogliare il seme prezioso. La pioggia dell'ultima stagione arriverà alla conclusione di quest'opera, in vista della maturazione" (// gran conflitto, pp.477 478, ediz. 1996). Molti non accettarono il messaggio di "Cristo nostra giustìzia ", e questo portò gravi conseguenze. Quando scoppiò la prima guerra mondiale (1914-1918) si verificò una grave crisi. Il quarto e il sesto comandamento furono trasgrediti apertamente; però alcuni membri rimasero fedeli alla legge di Dio e, guidati dallo Spirito del Signore, portarono avanti un'opera di riforma contemporaneamente in vari paesi. Esso è, infatti, il fedele o rimanente profetizzato in Apocalisse 12:17; 14:12 e 3:14-22, costituito da coloro che Dio utilizzerà alla fine della sua opera per portare l'ultimo messaggio di avvertimento al mondo. "Apocalisse 18 indica un tempo in cui, in seguito al rifiuto del triplice messaggio di Apocalisse 14:6-12, la chiesa avrà raggiunto la posizione predetta dal secondo angelo. Allora il popolo di Dio, che si trova ancora in Babilonia, sarà invitato a uscirne. Questo è l'ultimo messaggio rivolto al mondo e produrrà i suoi effetti... Dio, però, ha ancora un popolo in Babilonia; prima dell'opera del castigo, questi fedeli saranno invitati a uscirne per non essere responsabili dei suoi peccati e per sfuggire alle sue piaghe. Ecco quindi l'avvertimento simboleggiato dall'angelo che scende dal cielo, illumina la terra con la sua gloria e denuncia con un forte grido le colpe di Babilonia. Questo messaggio è accompagnato dall'invito: «Uscite da essa, o popolo mio». Queste dichiarazioni, con il messaggio del terzo angelo, costituiscono l'avvertimento che dev'essere rivolto agli abitanti della terra" (Idem, pp.306,472,473).
32. IL SUGGELLAMENTO DEI 144000
Crediamo che la Bibbia descriva due classi di redenti, cioè, la grande moltitudine, che inizia da Adamo fino alla fine del tempo di grazia, ed un gruppo di 144.000 in numero. L'opera del suggellamento dei 144.000 è iniziata con l'annuncio del terzo messaggio angelico. Tramite la loro ubbidienza ai dieci comandamenti, i 144.000 dimostrano la loro fedeltà al Creatore e si distinguono per l'osservanza del sabato, che rappresenta il suggello di Dio. Crediamo che il suggellamento durerà fino alla conclusione del tempo di grazia e l'Israele spirituale sarà formato da tutti i popoli, tribù e lingue. Apocalisse 7:2-8; 14:1-5. Il suggello di Dio è un segno di redenzione. Tutti coloro che scelgono Gesù Cristo come loro Salvatore e si sottomettono alla sua guida, sperimenteranno un cambiamento nel loro carattere e riceveranno la sua giustizia; sotto l'influsso dello Spirito Santo saranno sempre più somiglianti a Cristo e recheranno i frutti dell'ubbidienza. Uno di questi frutti è l'osservanza del santo sabato, che è denominato suggello o segno di affiliazione tra Dio e i credenti. Ezechiele 20:12,20. I suggellati che sono morti saranno richiamati in vita mediante una risurrezione speciale poco prima del ritorno di Cristo e si uni ranno con quelli viventi. Insieme udranno la voce di Dio proclama re il patto di pace stipulato col suo popolo. Come "primizie" della redenzione testimonieranno della seconda venuta di Cristo e vedranno la grande moltitudine risorta insieme alla quale ascenderanno al cielo per essere ricevuti da Cristo. Daniele 12:1,2; Apocalisse 1:7. "Il segno, o suggello di Dio, è rivelato nell'osservanza del settimo giorno, il sabato, memoriale della creazione.. II marchio della bestia è l'opposto e cioè l'osservanza del primo giorno della settimana" (I tesori delle testimonianze, vol.3, p.147). "Solo il quarto comandamento contiene il suggello del grande Legislatore, il Creatore dei cieli e della terra" (Idem, p.7).
33. LA SECONDA VENUTA DI GESU'
Crediamo che la seconda venuta di Gesù Cristo sarà visibile e udibile a tutti gli esseri umani. Apocalisse 1:7; Matteo 24:30; Marco 13:26,27; Atti 1:9-11; 1 Tessalonicesi 4:16,17. I figli di Dio in tutti i tempi hanno atteso con grande ansia questo glorioso evento. Enoc, "// settimo da Adamo ", già predicò questo avvenimento. Abramo, "aspettava una città... di cui Dio era architetto e costruttore ". I profeti lo annunciarono, e Gesù diede la certezza assoluta del suo ritorno per prendere la sua sposa, (la chiesa) con sé. Matteo 5:8; Giuda 14,15; Ebrei 11:8-10; Giovanni 14:1-3. Coloro che hanno atteso la seconda venuta di Gesù, alla sua apparizione esclameranno pieni di gioia: "Ecco, questo è il nostro DIO, in lui abbiamo sperato ed egli ci salverà. Questo è l'Eterno in cui abbiamo sperato; esultiamo e rallegriamoci nella sua salvezza!". Isaia 25:9. Il ritorno di Gesù Cristo costituisce l'apice del piano di redenzione. Coloro che risorgeranno e i credenti viventi saranno rapiti sulle nuvole per incontrare il Signor Gesù e per stare con lui in Eterno. I segni dei tempi che Cristo menzionò in Matteo 24, Luca 21 e Marco 13, mostrano che il ritorno del Figlio di Dio è molto vicino. 2 Pietro 3:9-12; 1 Tessalonicesi 5:2-7; 2 Timoteo 3:1-5; Apocalisse 19:7,8. II giorno e l'ora della sua venuta sono a noi nascosti (Matteo 24:36), pertanto dobbiamo essere sempre pronti. Matteo 24:42-44.
34. LO STATO DEI MORTI
Crediamo che la morte è il salario del peccato. I morti non sanno nulla. Gesù paragona la morte a un sonno. Giovanni 11:11-14. Una volta defunti tutti gli uomini, sia buoni che malvagi, si trovano in uno stato di incoscienza. Ecclesiaste 9:5,6; Giobbe 14:12. Solo Dio, unico essere immortale, potrà donare ai redenti risorti la vita eterna. 1 Timoteo 6:15,16; 1 Tessalonicesi 4:13-17; 1 Corinzi 15:51-55.
35. LA RISURREZIONE
Crediamo che alla seconda venuta di Cristo i morti giusti risorgeranno in uno stato di immortalità e, insieme ai santi viventi, "saranno rapiti" sulle nuvole dal Signor Gesù. 1 Tessalonicesi 4:13- 18; Romani 6:5; 1 Corinzi 15:51-53; Apocalisse 20:6. Gli empi risusciteranno mille anni dopo per ricevere la sentenza finale. Apocalisse 20:5 p.p.
36. IL MILLENNIO
Crediamo che i mille anni formano il periodo di tempo tra la prima e la seconda risurrezione. "Al ritorno di Gesù i malvagi saranno cancellati dalla faccia della terra. Egli li «distruggerà col soffio della sua bocca, e annienterà con l'apparizione della sua venuta»" (7/ gran conflitto, p.514, ediz.1996). 2 Tessalonicesi 1:6-8; 2:8; Isaia 24:12,22. Durante questo periodo nessun essere umano esisterà sulla terra. A causa di potenti catastrofi naturali, la terra si troverà in una condizione di assoluta devastazione. Geremia 4:23,24; 25:32,33. Durante il millennio i santi vivranno e regneranno con Cristo in cielo, e giudicheranno gli angeli caduti e gli empi. La terrà sarà desolata; solo Satana e i suoi angeli l'abiteranno. - 7/ gran conflitto, p.515, ediz.1996; Apocalisse 20:1-3. Alla fine dei mille anni Gesù tornerà sulla terra accompagnato da tutti i santi. Allora gli empi saranno risuscitati. Poi la santa città discenderà, e Satana coi suoi angeli e con gli empi risorti la circonderanno. Dio manderà il fuoco dal cielo e il peccato sarà per sempre distrutto insieme ai peccatori; così la terra sarà purificata. Apocalisse 20:4,5 p.p., 7-10; Malachia 4:1,3.
37. LA DIMORA DEI REDENTI
Crediamo che dopo i mille anni Dio farà nuovi cieli e nuova terra. Essa sarà la dimora dei redenti. La nuova Gerusalemme sarà capitale del regno eterno e il Re dei re avrà in essa il suo trono. Isaia 45:18; 65:17; Apocalisse 21:1-3. Grazie al piano di redenzione stabilito con saggezza e fondato sull'amore eterno di Dio, tutti i redenti, liberati dalla. minaccia della malattia, della sofferenza e della morte, potranno gioire nell'eterna presenza del Signore. Isaia 65:25; 2 Pietro 3:13. "E udii una gran voce dal cielo, che diceva: «Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Ed egli abiterà con loro; ed essi saranno suo popolo e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio. E Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi, non ci sarà più la morte, né cordoglio né grido né fatica, perché le cose di prima saranno passate». Allora colui che sedeva sul trono disse: «Ecco, io faccio tutte le cose nuove». Poi disse: «Scrivi, perché queste parole sono veraci e fedeli» " Apocalisse 21:3-5.
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